Alla guida di un percorso comune.

 

ornella
iavicoli russi

presidente

Docente di materie letterarie negli istituti superiori e presso la Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento. Nel 2012 ha riunito allievi e amici nella Fondazione Luciano Russi per mantenere viva la sua opera scientifico-culturale.

    Fabrizio Masciangioli

    vice presidente

    Giornalista Rai, ha diretto il Master di Giornalismo dell'Università di Teramo. Nello stesso Ateneo ha insegnato Comunicazione Politica e Storia del Linguaggio Politico. Ha pubblicato saggi sul giacobinismo italiano e sulla crisi di fine Settecento in Abruzzo.

      ANNA LAZZARINO DEL GROSSO

      consigliere

      Professore emerito di Storia delle dottrine politiche nell'Università di Genova, nonché presidente emerito dell'Associazione italiana storici delle dottrine politiche. Le sue pubblicazioni riguardano il pensiero politico medievale, moderno e dell'Ottocento italiano.

        ADOLFO
        NOTO

        Consigliere

        Ricercatore in Storia delle dottrine politiche nell'Università di Teramo, autore di saggi e articoli su Carlo Pisacane, su Alexis de Tocqueville, sul rapporto fra intellettuali e politica nella seconda metà del ‘900. È stato tra i fondatori della rivista di critica e storia dello sport, Lancillotto e Nausica, alla quale ancora collabora.

          FRANCA
          DE LEONARDIS

          Consigliere

          Dottore di ricerca in Pensiero politico e Comunicazione nella storia, ha insegnato Storia delle Dottrine Politiche nell'Università G. d'Annunzio. Vincitrice nel 2006 del concorso Anna Maria Battista, è Direttrice della Fondazione Bertrando e Silvio Spaventa.

            LUIGI MASTRANGELO

            Consigliere

            Insegna Storia delle dottrine politiche nelle Università di Teramo e "Gabriele d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Tra i vari aspetti della sua ricerca, ha pubblicato volumi e saggi sul rapporto tra letteratura e politica, con specifica attenzione al periodo risorgimentale e al Novecento.

              "il maestro contemporaneo, lungi dall’essere una guida,
              è un intellettuale che si propone come momento
              di una comune ricerca.
              Il vero maestro conosce i tempi dell’attesa, sa rivelarsi nel tempo
              a poco a poco e perciò non trascina il discepolo verso di sé,
              non lo seduce per la propria esemplarità.
              Si limita a suscitare domande,
              che il discepolo non può fare a meno di rilanciare,
              per aprire territori nei quali finiscono per ritrovarsi
              e per riconoscersi"

               

               

               

               

               

               

               

               

              Le parole degli altri.

              Era una persona straordinaria. Ci siamo frequentati molto a Teramo, quando ho insegnato lì per due anni. Poi ci siamo frequentati anche a Roma, quando passò alla Sapienza…..spesso mangiavamo insieme e parlavamo di cultura. Una volta mi disse che gli piaceva molto la mia canzone Il lanciatore di coltelli, un testo in cui si parla del rapporto tra le diverse generazioni. Gli piaceva tanto che la inserì in un piccolo audio-libro fra le sue poesie dedicandola a sua moglie.

              ROBERTO VECCHIONI

              Cantautore e scrittore
              Aveva una spiccata sensibilità che poteva stupire chi era aduso ai modi fermi  e decisi  da lui assunti nei suoi ruoli accademici. Chi lo conosceva meglio, sapeva però che il suo amore per la poesia si sposava con la finezza delle sue analisi scientifiche, oltre che con il suo intemerato amore per la vita e per avventure decisamente lontane dal compassato mondo universitario. Anzi, sapeva che proprio da queste catturava le energie per la sua indefessa attività di Rettore, di studioso insaziabile, di organizzatore di cultura, ma anche di docente fascinoso; insomma, di persona mai banale e decisamente unica.

              ENZO BALDINI

              Università di Torino
              Ha scritto delle pagine bellissime nel rapporto fra il mondo dello sport, il mondo del calcio, il mondo della cultura, il mondo dell’Università. Ho avuto con lui un rapporto sempre positivo, segnato dall’entusiasmo che Luciano era in grado di trasferire in termini d’impegno, di passione, di ricerca di nuove mete…. con lui ho avuto un rapporto di amicizia basato su un feeling naturale alimentato da una predisposizione progettuale condivisa.

              GIANCARLO ABETE

              Vicepresidente Uefa

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