GIORNATA DI STUDI
PER LUCIANO RUSSI
Nel decennale della scomparsa
Teramo Campus universitario
6 novembre 2019
Nel ricordo di Luciano Russi è stato rilanciato un percorso di studi per il management sportivo. La giornata nell’ateneo teramano dedicata
all’ex-rettore, nel decennale della sua scomparsa, è stata l’occasione ideale per presentare il nuovo progetto dedicato alla formazione di dirigenti di società che operano nel mondo dello sport. Proprio Russi, infatti, fu l’ideatore di quella pionieristica esperienza accademica nata nel 1995 e ben presto diventata una eccellenza riconosciuta a livello europeo, come hanno ricordato due “allievi” di successo : Amedeo Pomilio e Cetteo Di Mascio. Anche Ornella Iavicoli Russi, presidente della Fondazione, ha sottolineato che quella esperienza rappresentò una sorta di rivincita verso gli ambienti accademici che continuavano ad ignorare il valore socio-culturale del fenomeno sportivo.
Il nuovo Master sullo sport sarà intitolato a Giuseppe Sorgi, che fu animatore dei corsi di studio attivati ad Atri, e partirà fra la primavera e l’estate del 2020, ha detto il rettore Dino Mastrocola. La rinnovata versione del Master punterà sulle tematiche della comunicazione e delle politiche sportive realizzando una interdisciplinarità dei contenuti che coinvolgerà le facoltà di Scienze Politiche e di Scienze della Comunicazione. La strutturazione del programma didattico è stata affidata a due docenti dell’ateneo teramano, Adolfo Noto e Luigi Mastrangelo, che
potranno contare anche sul sostegno della Federcalcio. La giornata di studi è stata inoltre caratterizzata dalla presentazione della rinnovata edizione del libro La democrazia dell’agonismo, pubblicato da Luciano Russi nel 2003, sui cui contenuti sono intervenuti Nicola Occhiocupo, ex-rettore dell’Università di Parma, ed Ezio Sciarra, fondatore della facoltà di Scienze sociali dell’Università G. d’Annunzio. Nella seconda parte della giornata l’attenzione si è spostata sulla rappresentazione teatrale di
Un paese normale, un testo scritto dallo studioso abruzzese alla metà degli anni novanta e dedicato al drammatico fallimento della spedizione di Sapri, ideata e organizzata da Carlo Pisacane. Intorno alla sorprendete attualità dei contenuti dello spettacolo ed alle sue molteplici valenze storico-politiche e drammaturgiche si è sviluppato un serrato confronto animato dagli interventi di Paola Besutti, presidente del corso di laurea in DAMS, Cristina Dalla Villa, delegata dell’ateneo all’orientamento, Fabrizio Deriu, docente di Culture teatrali e performative che ha dialogato col regista, Rosario Galli. Molto applaudita, infine, la messa in scena apprezzata anche da uno “specialissimo” spettatore, Ernesto Maria Pisacane, discendente dell’eroe di Sapri che ha regalato al pubblico alcuni frammenti delle sue memorie familiari.